LA VALPOLICELLA
La Valpolicella è la zona collinare che precede l'inizio delle Prealpi Veronesi, nella Regione Veneto. Essa comprende il territorio di sette comuni, tutti appartenenti alla provincia di Verona. La valle, che si estende per 240 km², confina a sud con il fiume Adige, è delimitata ad est dalle colline di Parona e di Quinzano e dalla Valpantena, mentre a nord si protrae fino ai monti Lessini. A ovest è invece separata dalla valle dell'Adige dal monte Pastello.
Rinomata fin dai tempi di Roma antica per la viticoltura, e in particolare per il vino Amarone, è altresì importante per l'estrazione del marmo rosso di Verona. Dal punto di vista architettonico, il paesaggio della Valpolicella è adornato di ville venete di grande pregio ed è abbellito da capitelli, chiesette, pievi, contrade e corti, che arricchiscono il territorio con testimonianze di anni di storia.
LUIGI BRUNELLI | AMARONE RISERVA CAMPO DEL TITARI
Maestoso ed esuberante come il cavallo padronale che ne ispira la creazione, questo superbo Amarone Riserva è realizzato in quantità molto limitate (4000 bottiglie ca.) ed è il massimo risultato delle qualità specifiche della produzione Brunelli. E’ pensato soprattutto per gli audaci, capaci di riconoscere le forti emozioni che essa evoca.
Questa riserva deriva il suo nome dall’omonimo vigneto padronale situato a San Pietro in Cariano. Altitudine 450 metri. Esposizione Sud-Sudovest con ottima ventilazione naturale. Terreno ricco di scheletro e prevalentemente calcareo su detriti. Il sistema di allevamento è caratterizzato dalla Pergola Veronese con viti dell’età media 40-45 anni. Resa: 1500 Kg/ha.
Presenta un colore rubino intenso e cupo, con riflessi leggermente granati. I suoi intensi profumi svelano note di ciliegia molto matura, lampone e ribes rosso, amalgamate con leggeri sentori di vaniglia, fave di cacao e tabacco dolce da pipa. Al palato sprigiona una struttura potente e robusta che accompagna una elegante acidità. Il tannino è ben presente ma perfettamente integrato. Il finale è molto persistente e conferma le sensazioni percepite all’olfatto. Vol. Alc. 16,5%.Eccellente vino da meditazione e ideale accompagnamento per secondi piatti a base di carni rosse grigliate al pepe verde, cacciagione o stracotti, formaggi maturi o leggermente piccanti. Servire a 18°C aprendo la bottiglia almeno due ore prima.
La Valpolicella è la zona collinare che precede l'inizio delle Prealpi Veronesi, nella Regione Veneto. Essa comprende il territorio di sette comuni, tutti appartenenti alla provincia di Verona. La valle, che si estende per 240 km², confina a sud con il fiume Adige, è delimitata ad est dalle colline di Parona e di Quinzano e dalla Valpantena, mentre a nord si protrae fino ai monti Lessini. A ovest è invece separata dalla valle dell'Adige dal monte Pastello.
Rinomata fin dai tempi di Roma antica per la viticoltura, e in particolare per il vino Amarone, è altresì importante per l'estrazione del marmo rosso di Verona. Dal punto di vista architettonico, il paesaggio della Valpolicella è adornato di ville venete di grande pregio ed è abbellito da capitelli, chiesette, pievi, contrade e corti, che arricchiscono il territorio con testimonianze di anni di storia.
LUIGI BRUNELLI | AMARONE RISERVA CAMPO DEL TITARI
Maestoso ed esuberante come il cavallo padronale che ne ispira la creazione, questo superbo Amarone Riserva è realizzato in quantità molto limitate (4000 bottiglie ca.) ed è il massimo risultato delle qualità specifiche della produzione Brunelli. E’ pensato soprattutto per gli audaci, capaci di riconoscere le forti emozioni che essa evoca.
Questa riserva deriva il suo nome dall’omonimo vigneto padronale situato a San Pietro in Cariano. Altitudine 450 metri. Esposizione Sud-Sudovest con ottima ventilazione naturale. Terreno ricco di scheletro e prevalentemente calcareo su detriti. Il sistema di allevamento è caratterizzato dalla Pergola Veronese con viti dell’età media 40-45 anni. Resa: 1500 Kg/ha.
Presenta un colore rubino intenso e cupo, con riflessi leggermente granati. I suoi intensi profumi svelano note di ciliegia molto matura, lampone e ribes rosso, amalgamate con leggeri sentori di vaniglia, fave di cacao e tabacco dolce da pipa. Al palato sprigiona una struttura potente e robusta che accompagna una elegante acidità. Il tannino è ben presente ma perfettamente integrato. Il finale è molto persistente e conferma le sensazioni percepite all’olfatto. Vol. Alc. 16,5%.Eccellente vino da meditazione e ideale accompagnamento per secondi piatti a base di carni rosse grigliate al pepe verde, cacciagione o stracotti, formaggi maturi o leggermente piccanti. Servire a 18°C aprendo la bottiglia almeno due ore prima.
L'AMARONE
L'esperienza che serve per portare al giusto appassimento le uve destinate a questo prezioso vino è molto elevata. Per i nuovi impianti e i reimpianti la densità non può essere inferiore a 3.300 ceppi/ha. L'appassimento è fondamentale, tanto che qualcuno ha definito questa fase una seconda vendemmia. Le uve, sane e perfettamente mature non solo sulla buccia ma anche internamente, sono selezionate già al momento della raccolta, nelle prime due settimane di ottobre, scegliendo i grappoli spargoli, con gli acini non troppo vicini tra loro, in modo che lascino circolare l'aria.
I plateaux sono impilati nei fruttai, locali aerati in genere sopra le abitazioni e le cantine. L'appassimento dura circa 120 giorni. È l'acqua infatti a sparire dagli acini per via dell'appassimento, lasciando quasi intatti gli zuccheri. La più evidente conseguenza visibile di questa fase, oltre all'avvizzimento degli acini, è la perdita di peso dei grappoli che varia secondo il tipo di uva.
Finito l'appassimento l'uva viene pigiata ed inizia una lenta fermentazione a bassa temperatura, anche per 30/50 giorni. Questo serve a fare in modo che gli zuccheri, per effetto dei lieviti, si trasformino in alcol. Se tutti gli zuccheri vengono fermentati, il vino potrà definirsi Amarone (da disciplinare di produzione, il residuo zuccherino consentito è di un massimo di 1,1 grammo per litro).
Le uve messe ad appassire non possono essere vinificate prima del 1º dicembre. Tutte le operazioni di appassimento delle uve, vinificazione, stagionatura e imbottigliamento, debbono essere effettuate nella zona DOCG.
L'esperienza che serve per portare al giusto appassimento le uve destinate a questo prezioso vino è molto elevata. Per i nuovi impianti e i reimpianti la densità non può essere inferiore a 3.300 ceppi/ha. L'appassimento è fondamentale, tanto che qualcuno ha definito questa fase una seconda vendemmia. Le uve, sane e perfettamente mature non solo sulla buccia ma anche internamente, sono selezionate già al momento della raccolta, nelle prime due settimane di ottobre, scegliendo i grappoli spargoli, con gli acini non troppo vicini tra loro, in modo che lascino circolare l'aria.
I plateaux sono impilati nei fruttai, locali aerati in genere sopra le abitazioni e le cantine. L'appassimento dura circa 120 giorni. È l'acqua infatti a sparire dagli acini per via dell'appassimento, lasciando quasi intatti gli zuccheri. La più evidente conseguenza visibile di questa fase, oltre all'avvizzimento degli acini, è la perdita di peso dei grappoli che varia secondo il tipo di uva.
Finito l'appassimento l'uva viene pigiata ed inizia una lenta fermentazione a bassa temperatura, anche per 30/50 giorni. Questo serve a fare in modo che gli zuccheri, per effetto dei lieviti, si trasformino in alcol. Se tutti gli zuccheri vengono fermentati, il vino potrà definirsi Amarone (da disciplinare di produzione, il residuo zuccherino consentito è di un massimo di 1,1 grammo per litro).
Le uve messe ad appassire non possono essere vinificate prima del 1º dicembre. Tutte le operazioni di appassimento delle uve, vinificazione, stagionatura e imbottigliamento, debbono essere effettuate nella zona DOCG.